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La Tavola Bifronte di Antonello da Messina in mostra al Castello Ursino di Catania

Il dipinto va ad arricchire ulteriormente la mostra "Da Giotto a de Chirico - I Tesori nascosti”, a cura di Vittorio Sgarbi, visitabile fino al prossimo 20 maggio 2018 CATANIA - Un'altro capolavoro è ora ospite della mostra "Da Giotto a de Chirico - I Tesori nascosti”. Si tratta della Tavola Bifronte di Antonello da Messina, databile tra il 1465 e il 1470, che sul recto raffigura la Madonna con il Bambino benedicente e francescano in adorazione, e sul verso l’Ecce Homo. L’opera, conservata nel Museo regionale di Messina, fu riconosciuta come dipinto di Antonello, solo nel 2003, lo stesso anno in cui venne acquistata dalla Regione Sicilia a un’asta da Christie’s. Dal 1930 la Tavola aveva fatto parte della collezione privata berlinese di Wilhelm Soldan.  Opera di straordinaria qualità pittura, probabilmente creata per la devozione privata, con i suoi riferimenti alla pittura fiamminga e provenzale, testimonia il respiro europeo di Antonello. La mostra "Da Giotto a de Chirico”, aperta lo scorso 26 ottobre, ha lo scopo di raccontare lo svolgimento della storia dell’arte italiana, da Giotto, l’artista che ha rinnovato la pittura, così come Dante, suo contemporaneo, è ritenuto il “padre” della lingua italiana, a Giorgio de Chirico che, affascinato dell’arte antica, fu il principale esponente della pittura metafisica. In un arco temporale di oltre sette secoli, dalla fine del Duecento alla metà del Novecento, l’esposizione non solo offre una panoramica dell’evoluzione degli stili, delle correnti della storia dell’arte italiana, ma anche dei soggetti affrontati dagli artisti, da quello sacro alle raffigurazioni allegoriche e mitologiche, dal genere del ritratto a quelli del paesaggio e della natura morta.  ...

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